Glamp your time

Tra natura, design e lusso, il glamping ha conquistato la Toscana e non solo. Sublimando il concetto di vacanza, regala esperienze wild ma con servizi a cinque stelle.


Contatto con la natura, senso di libertà e take it easy sono gli imperativi che ogni vacanza, fuga o lunga permanenza che sia, dovrebbe sempre avere nella propria tabella di marcia. Se agli imprescindibili si vuole aggiungere il comfort, (e perché no?), una parola di origini relativamente recenti risuona dagli appennini alla costa toscana riecheggiando anche fra le colline, glamping.

Il termine nasce nel Regno Unito intorno al 2005, dalla fusione delle parole glamour e camping. Le parole d’ordine sono natura, comodità, semplicità, una lussureggiante semplicità, in stile bohémien. Soggiornare in paesaggi incontaminati sotto le stelle e a cinque stelle.

Le strutture ricettive glamping fondono le virtù del campeggio con i servizi di un resort. Il risultato? Il viaggio parte dall’alloggio o comunque ne è un piacevole prolungamento; il giaciglio dove si rientra stanchi dopo una giornata alla scoperta di nuovi luoghi o dopo tante avventure, non è più solo una stanza defaticante, la scoperta continua in relax e in armonia con la natura. Un’esclusiva occasione per sperimentare la natura fuori e dentro di sé, coccolati da amenieties tipici di un hotel a 4 o 5 stelle.

Una parola saltata fuori nel nuovo millennio, ma non il suo concetto. Già nel 1520 i re Enrico VIII d’Inghilterra e Francesco I di Francia sperimentarono un’esperienza glamping; il sovrano francese allestì un accampamento in un ampio pianoro delle Fiandre, noto alla storia come Campo del Drappo d’Oro, come sontuosa sede d’incontro fra i due monarchi. Riuniti per sbalordire l’Europa con tutta la magnificenza di cui le loro corti erano capaci, organizzarono un “camping” di migliaia di tende realizzate con tessuti pregiati e ricami, ritmato da feste sfarzose e abiti dorati, con fontane che invece di far fluire l’acqua, riversavano vino. Non fu neanche l’unico esempio storico che unì le nozioni base dell’odierno glamping.

Ma quali sono queste strutture ricettive che mettono in rima natura e comfort? Sono diverse, sia come tipologia che come numero, soprattutto in Toscana ce ne sono tante e dalle caratteristiche più varie.

Come non iniziare la rassegna con la deliziosa, fanciullescamente ambita casetta sull’albero, chi non ha mai sognato da piccolo di renderla il proprio rifugio segreto! Un’occasione per tornare bambino, circondato da panorami dove l’uomo ha toccato ben poco.

Si prosegue con gli eco-lodge, strutture ecosostenibili immerse nella natura e con tutti i comfort, dalle quali sbirciare le attività della wildlife e ammirare la ricca biodiversità che sovente popola i dintorni.

Ancora la volta celeste a conciliare i sogni, la stars box è una casetta in legno con il tetto apribile per lasciarsi andare nelle braccia di Morfeo godendosi un vero spettacolo, non quello che passano in tv. Un nido di design e natura che sublima stile ed essenza del glamping.

Per vivere invece qualche notte come vivevano e vivono ancora alcuni popoli nomadi dell’Asia, la yurta. Caratteristica tenda di forma rotonda, la gher (yurta in russo) è la “casa” con cui i nomadi erano soliti vagare nella steppa mongola seguendo l’andamento delle stagioni. La versione glamping, è una struttura che mantiene la tradizione di questa abitazione dalle origini antichissime, ma a volte è accompagnata da una piacevole jacuzzi e altri servizi di lusso.

L’elenco non è esauriente, altre sono le tipologie glamping e molte altre ce ne saranno in futuro; la sua popolarità vede un trend globale in salita, sempre più persone hanno il desiderio di esplorare e stare a contatto con la natura, vivendo un’esperienza esclusiva tra lusso e design.

Per un weekend o un’intera settimana lontano dalla vita cittadina, più vicino all’essenza, un’esperienza glamping circondati dalla natura e immersi in quella intima e propria, sublimerà la vacanza che poi si potrà davvero chiamare, viaggio. In fondo, abbiamo tutti un’anima selvaggia, è solo da riscoprire. E in totale relax.

Penna di Benedetta Perissi

Foto di Francesco Salvaggio

In collaborazione con Ful magazine

La colonna sonora per un’esperienza glamping?

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