Aggiornamento al 30 marzo 2021
C’è tanta voglia di viaggiare quanta confusione nel capire se è possibile farlo oppure no in questo periodo.
Quel che è sicuro per lo stivale, è un bell’uovo di pasqua color rosso e con la zona scarlatta torna lo stop agli spostamenti, vietando l’uscita dalla propria regione o dal comune di appartenenza, se non per comprovate necessità. Quindi non si può viaggiare in Italia. Ma all’estero sì.
Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese attraverso una comunicazione ufficializzata dal Viminale afferma che “sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento”.
Suona come un controsenso, condito dall’inevitabile disappunto degli albergatori e operatori turistici italiani, ma la situazione attuale al 30/03/2021 è questa: la risposta alla domanda “Si può viaggiare in zona rossa?” è un fragoroso sì. Sarà possibile recarsi all’estero per puro diletto turistico raggiungendo un aeroporto che si trova in una regione arancione o rossa, purchè muniti di autocertificazione.

Vediamo dove
Saranno consentiti gli spostamenti da e per i paesi del cosiddetto gruppo C: Austria (con limitazioni specifiche), Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Obbligatorio all’andata e al ritorno, presentare all’imbarco la certificazione attestante il risultato negativo del test molecolare o antigenico, effettuato 48 ore prima della partenza; resta obbligatorio anche compilare un’autodichiarazione per comunicare il proprio ingresso nel paese al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territoriale. Inoltre, con l’ordinanza del 9 marzo 2021, è stata introdotta la compilazione obbligatoria dei moduli di localizzazione dei passeggeri prima del rientro nel territorio nazionale.
Sono consentiti anche senza necessità di motivazione gli spostamenti da e per la Thailandia, Singapore, Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea e Ruanda, i viaggiatori dovranno rispettare l’isolamento fiduciario al ritorno e sorveglianza sanitaria per 14 giorni.
Alcune regole specifiche sono previste per i seguenti Paesi:
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord: restrizioni agli ingressi per coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti l’ingresso in Italia nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
Brasile: divieto di ingresso in Italia per tutti coloro che provengono dal Brasile o che vi abbiano soggiornato/transitato nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia.
Austria: l’ordinanza del 13 febbraio 2021 dispone le limitazioni all’ingresso e il transito nel territorio italiano, per le persone che nei 14 giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato per un tempo superiore a 12 ore in Austria.
Numeri di telefono per i viaggiatori, messi a disposizione per informazioni sul Coronavirus:
● dall’Italia numero gratuito 1500
● dall’estero ai numeri +39 0232008345 – +39 0283905385
Informazioni reperite dal sito del Ministero della Salute, da consultare per ulteriori informazioni.
Penna di Benedetta Perissi
